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Enit: ‘Piccolo corpo’ miglior racconto della bellezza d’Italia in un film

05-07-2022

Va all'esordio alla regia di Laura Samani Piccolo corpo, "per la sua capacità di testimoniare e celebrare il territorio e la bellezza del Nord-Est del Paese", il premio che l’Agenzia Nazionale del Turismo (Enit) ha assegnato nel corso del Taormina Film Fest all’interno della sezione “Il cinema che promuove la bellezza italiana”, dedicata a film distribuiti nell’ultima stagione che hanno valorizzato ed esaltato l’immagine del nostro Paese.

“I luoghi legati al cinema sono portatori di esperienze memorabili che invogliano alla scoperta dei territori”, rimarca il consigliere del cda Enit Sandro Pappalardo. “I film sono uno stimolo alla valorizzazione delle location, valorizzazione che non è così automatica ma occorre predisporre strategie e spazi per l'accoglienza e una spinta a maturare interesse crescente per luoghi anche meno noti”.

Piccolo corpo, presentato con successo alla Semaine de la Critique di Cannes, è stato girato in location inedite e spettacolari del Friuli Venezia Giulia -  territorio di origine della regista -  e del Veneto.  Il racconto di una giovane donna, Agata, che lascia il suo villaggio sul mare per cercare di liberare l'anima della sua bambina nata morta, imbarcandosi in un pericoloso viaggio verso un remoto santuario di montagna. "Nel 2016 scoprivo che a Trava, nel mio Friuli Venezia Giulia, esiste un santuario dove, fino alla fine del 19° secolo, avvenivano miracoli particolari: si diceva che lì si potessero riportare in vita i bambini nati morti, per il tempo di un respiro", sottolinea la resta." Il miracolo del ritorno alla vita era necessario per battezzare i bambini, altrimenti destinati ad essere seppelliti nelle zone incolte, come si fa con i gatti". 

"Ho ambientato il film nella mia terra - continua -  girando in continuità cronologica e quindi compiendo lo stesso viaggio di Agata, dalla laguna di Caorle e Bibione alle montagne della Carnia e del Tarvisiano. Il radicamento nel territorio non significa, però, che questa storia sia di quel luogo, le storie secondo me sono uguali dappertutto". 

 

(Car.Di)