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Molecole, di Andrea Segre, preapertura del Festival di Venezia

01-09-2020

Tra febbraio e aprile di quest’anno, Andrea Segre, che da anni vive a Roma, è rimasto bloccato a Venezia a causa del lockdown. In quella che è la città di suo padre e solo in parte anche sua, stava lavorando a due progetti di teatro e cinema sulle grandi ferite di Venezia: il turismo e l’acqua alta. Mentre girava, il virus ha congelato e svuotato la città davanti ai suoi occhi, riconsegnandola alla sua natura e alla sua storia. È così che nasce Molecole, pre-apertura della Mostra del Cinema di Venezia. Il documentario è un affondo nei ricordi di ragazzo e di figlio, attraverso archivi personali in super8 di Ulderico, il padre del regista e vero protagonista del film, e incontri con cittadini veneziani, che raccontano il rapporto tra la città e le acque e nello stesso tempo vivono l’arrivo inatteso del grande vuoto che ha invaso Venezia e gran parte del mondo.

A tenere assieme le immagini sono la voce fuoricampo del regista, le musiche di Teho Teardo e un’atmosfera di attesa e stupore, che pervade tutto il materiale visivo ed esistenziale di questo strano viaggio, irreale (nel senso di fantastico) e irrealizzabile (nel senso di non programmabile, non organizzabile), ma nel cuore di un evento molto reale e storico, che ha segnato e segnerà il mondo per sempre.