Che siano reali o meno, le tecnologie di realtà virtuale avvicinano le persone. E i luoghi.
Sono passati pochi giorni dall’immissione sul mercato di Oculus Go, l’ultima novità di Facebook in tema di realtà virtuale con l’ottimistico obiettivo di raggiungere il miliardo di acquirenti.
La realtà virtuale e avanzata, secondo le ambizioni di Menlo Park, saranno, tra le altre cose, l’evoluzione della comunicazione interpersonale, permetteranno di comunicare a persone molto distanti tra loro avendo la sensazione di essere nello stesso posto, potenziando, in altre parole, le funzionalità dei social network.
E per quanto riguarda la cultura e i viaggi? Un conto è visitare un luogo che ha una sua storia e immaginarlo in un’epoca differente, un conto è immergersi direttamente in quell’epoca. Ci ha provato la start up HTC Vive attraverso Beyond the Castle, un tour in realtà virtuale che permette di tornare al Rinascimento e visitare in maniera alternativa, vivendolo attivamente, il Castello Sforzesco, uno dei simboli di Milano. È naturalmente necessario indossare un visore per la realtà virtuale con cuffie e due joystick per fare un salto nel tempo e unirsi a dame e cavalieri dell’epoca, rivivere gli ambienti nelle e forme e arredi originali, persino impersonare un arciere. Un progetto che è partito da una ricerca accurata di usi e costumi dell’epoca, attraverso stampe, mappe, dipinti. L’aspirazione del fondatore della start up Marco Arena è quella di replicare la stessa esperienza in altri castelli, che solo in Italia sono oltre 20mila.
Facendo un ulteriore salto concettuale, sarebbe interessante immaginare le potenzialità di simili tecnologie per il turismo legato al cinema. Si è già parlato delle passeggiate virtuali proposte dalla Casa del cinema di Trieste, che permettono di penetrare virtualmente nei luoghi di film e fiction, di confrontarli con le scene che vi sono state girate, ascoltare le voci dei personaggi e conoscerne aneddoti e curiosità. Ma si immagini come sarebbe far parte del pubblico di un Colosseo nel pieno delle sue funzionalità mentre Russell Crowe combatte per mostrare all’imperatore la sua forza nei panni del generale Massimo Decimo Meridio in una scena del Gladiatore. Oppure, facendo un salto nel tempo, partecipare al memorabile ballo messo in scena da Luchino Visconti a Palazzo Valguarnera-Gangi (Palermo) nel Gattopardo.
Un’esperienza che, in Italia, tra palazzi, monumenti e paesaggi che hanno fatto da sfondo a innumerevoli film, troverebbe ampi margini di manovra.