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“Cinecittà. Tax Credit. Cinema Globale” Il talk alla Mostra del Cinema di Venezia

28-08-2025 Monica Sardelli Reading time: 4 minutes

Venezia, 28 agosto 2025 – "Cinecittà. Tax credit. Cinema globale" è il titolo del talk organizzato da Cinecittà e APE – Associazione Produttori Esecutivi tenutosi oggi a margine della Mostra del Cinema di Venezia, presso la sala Tropicana 1, all'Hotel Excelsior, sede veneziana dell'Italian Pavilion.

All'incontro ha partecipato una rappresentanza dell’industria audiovisiva, composta da Manuela Cacciamani (Amministratore delegato di Cinecittà); Gian Marco Committeri (Dottore Commercialista e Presidente Smart Consulting Group); Marco Valerio Pugini (Produttore e Presidente APE); Enzo Sisti (Produttore) e Clayton Townsend (Produttore internazionale).

L'incontro, moderato da Marlon Pellegrini, ufficio stampa di Cinecittà, è stato introdotto da Maniela Cacciamani che ha ricordato gli investimenti che stanno trasformando Cinecittà nel primo hub d'Europa per la produzione audiovisiva entro la metà del 2026. In numeri, questo si traduce in 25 teatri, 21mila metri quadrati di strutture e 10 ettari di backlot. "Attualmente – ha continuato Cacciamani – le produzioni internazionali rappresentano almeno il 75-80% del fatturato totale di Cinecittà, e il tax credit un elemento fondamentale per lo sviluppo del business”. L'auspicio dell'AD è che gli studi, ormai un punto di riferimento dei registi storici, siano frequentati sempre più spesso anche dalle nuove generazioni di filmmaker.

15 anni fa, l'Italia è stata tra i primi paesi a introdurre il tax credit internazionale, una misura che si è rivelata vincente al punto da creare, per l'Italia un vantaggio competitivo, che si è poi ridotto quando altri paesi come Spagna, Francia, Regno Unito e Germania hanno avviato misure simili, intensificando la concorrenza.

Con l'ambizioso obiettivo di attrarre investimenti stranieri in Italia, il tax credit ha generato ricadute positive sull'occupazione, incassi significativi per l’erario tramite imposte, contributi e IVA, un aumento dell'indotto, grazie al cineturismo. Marco Valerio Pugini esemplifica maggiormente: nel quinquennio che ha preceduto l'introduzione della misura, 20 produzioni estere avevano generato una spesa di 300 milioni di euro (di cui 60 solo per Gangs of New York (girato a Cinecittà nel 2001). Il tax credit ha permesso una crescita esponenziale delle produzioni (circa 80 ) e della spesa (stimabile in almeno 1,5 miliardi di euro) nell'ultimo quinquennio.

L'evento ha affrontato anche il rischio di abusi, come i cosiddetti "film fantasma". A fine giugno la DGCA ha pubblicato un decreto direttoriale che ha introdotto nuove prescrizioni per ridurre questo rischio. Queste includono l'obbligo di fornire, su richiesta, una perizia di congruità dei costi eleggibili oltre all'utilizzo di un conto corrente dedicato per garantire la tracciabilità dei pagamenti (escludendo le compensazioni). Si è discusso anche della possibilità di introdurre un "tax credit manager" per anticipare i controlli durante la fase di produzione, anziché affidarsi solo a riscontri formali e a consuntivo, prevenendo così comportamenti scorretti. “Quelle appena introdotte sono previsioni – ha spiegato Gian Marco Committeri che possono senz’altro contribuire a ridurre il rischio di pratiche abusive anche se probabilmente sarebbe utile anticipare i controlli nella fase della produzione, evitando così che la DGCA (e lo stesso soggetto che certifica i costi) si debba basare soltanto su riscontri formali. Nell’ottica di rendere ancor più appetibile il sistema di attrazione nazionale, si potrebbero anche valutare meccanismi che rendano più agevole il finanziamento del tax credit in corso di produzione. Ogni modifica che abbia effetto di ridurre il cash flow necessario per produrre non potrebbe che essere ben vista dai produttori. Ad esempio, si potrebbe aumentare il tax credit sugli oneri finanziari specificamente relativi al finanziamento del tax credit per rendere l’opzione meno onerosa per i produttori”.