Al cinema dal 25 settembre, dopo la presentazione all’ultima edizione del Giffoni Film Festival, il nuovo film di Volfango De Biasi Esprimi un desiderio, con Diego Abatantuono e il comico Max Angioni al suo esordio sul grande schermo nei panni di Simone, orfano che in seguito a una serie di disavventure viene condannato a un lavoro di pubblica utilità in una casa di riposo, dove inizialmente si scontra con una comunità di ospiti capeggiati da Ettore (Diego Abatantuono). L’incontro imprevisto di un trentenne con le idee ancora confuse sul futuro e un gruppo di eccentrici vecchietti mette in luce il conflitto tra la visione giovanile della vita e la condizione di difficoltà che si sperimenta negli anni della vecchiaia, mettendo in scena differenti solitudini che si incontrano per rivendicare un proprio posto nel mondo,
Una commedia che usa le armi dell’ironia per proporre una riflessione sul valore della terza età, sull’importanza del dialogo generazionale e su come non esista una “età giusta” per trovare il proprio posto nel mondo e poter realizzare i propri desideri:
"La nostra società contemporanea tende a non considerare più “il vecchio” come faro di saggezza e custode di insegnamenti preziosi, ma piuttosto come un peso, un intralcio da parcheggiare, possibilmente lontano dagli occhi e dal cuore - sottolinea Volfango De Biasi -. Simone, in quanto orfano, è il perfetto rappresentante di questa visione: per lui la vecchiaia non esiste, non ha accompagnato figure di nonni e genitori nel crepuscolo della vita, non ha avuto la possibilità di conoscere quel senso di empatia. Rivendica, dunque, per sé diritti e opportunità che sente precluse, a lui e ai suoi coetanei".
L’incontro con Ettore e con la banda di scatenati vegliardi di Villa Meraviglia lo porterà a rivalutare le sue posizioni. Capirà che non esiste un’età giusta per avere il proprio spazio nel mondo, che il tempo è prezioso e che ogni istante è valido per sognare e sperare di poter realizzare i propri desideri. Simone, aiutando i suoi nuovi amici a evadere, aiuterà sé stesso a cogliere il valore della vita e soprattutto del tempo.
"Esprimi un desiderio è un film transgenerazionale, perché parla di incontro tra i ragazzi e chi è meno giovane. L'incontro è esplosivo e si vanno a toccare temi veri come quello della ricchezza che chi ha vissuto già molta vita può dare agli altri, per riscoprire il gioco insieme. Ci si riscopre così ad avere tutti la stessa età, non ce n'è una per smettere di esprimere un desiderio e per giocare insieme", ha aggiunto il regista, che ha scritto e diretto ultimamente Un matrimonio mostruoso e In fuga con babbo Natale.
Il film è stato girato in buona parte in provincia di Udine, con il contributo della Friuli Venezia Giulia Film Commission. Location principale del film Villa Manin Guerresco, scelta da De Biasi dopo uno scouting sul territorio che ha coinvolto più di venti tra ville venete, castelli e strutture alberghiere di tutta la regione proposte dalla FVG Film Commission. Una ventina su settanta, le maestranze regionali coinvolte, in quasi tutti i reparti. Un film con un budget di 5 milioni di euro dei quali 900 mila euro di spesa sul territorio. Le riprese, partite il 18 settembre 2024, sono proseguite in Friuli Venezia Giulia fino al 16 ottobre, per un totale di cinque settimane di lavorazione quasi interamente concentrate nel borgo di Clauiano, parte della rete dei Borghi più belli d’Italia e frazione del Comune di Trivignano Udinese. Il set si è poi trasferito in Puglia, in provincia di Brindisi.
Prodotto da Notorious Pictures Spa e Tramp Limited srl e distribuito da Columbia Pictures, nel cast anche Neva Leoni, Elisabetta De Vito, Elisabetta De Palo, Nunzia Schiano, Marco Messeri, Giorgio Colangeli, Hal Yamanouchi, Gaetano Bruno, Herbert Ballerina, Nini Salerno, Maria Grazia Cucinotta.
Cresciuto in orfanotrofio, Simone oggi ha trent’anni, le idee ancora confuse sul futuro e, in attesa che si schiariscano, lavora in un negozio di bricolage. In seguito a un incidente che rischia di mandare all’altro mondo una vecchietta, viene condannato ai lavori utili in una lussuosa residenza per anziani. Qui, tra le rigide regole del direttore Vinicio e una banda di eccentrici vecchietti, inizia un incubo. Capeggiati da Ettore, ex imprenditore vinicolo, gli anziani tra cui Ezio, carismatico complottista, e Anna, vedova logorroica, danno al ragazzo del filo da torcere. Ma l’alternativa per Simone è la galera, così, sforzandosi di entrare nelle loro grazie, il ragazzo fa breccia nel cuore di Ettore, e ottiene il suo aiuto per scoprire i lati più teneri e fragili di ogni anziano.