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Toscana: terra di formazione e innovazione grazie a Manifatture Digitali Cinema

10-10-2025 Carmen Diotaiuti Reading time: 4 minutes

La Toscana non è solo sinonimo di paesaggi mozzafiato, città d’arte e borghi storici: negli ultimi anni, la regione si sta affermando come hub strategico per il cinema e l’audiovisivo, grazie a progetti formativi, infrastrutture dedicate e collaborazioni che coniugano tradizione, tecnologia e nuove competenze, come ha evidenziato Stefania Ippoliti (Toscana Film Commission ) al MIA-Mercato Internazionale dell’Audiovisivo. La Film Commission non si limita a promuovere la regione come set, ma intende dotare il territorio di competenze professionali all’avanguardia: “Non vogliamo proporre soltanto la Toscana con le sue bellezze e i servizi di ospitalità, ma dotare chi lavora nel nostro territorio di professionalità formate opportunamente per rispondere alle esigenze del nostro settore, che cambiano e si complessificano continuamente”, ha sottolineato.

Il passo decisivo è stato diventare agenzia formativa, con la possibilità di proporre corsi gratuiti ai partecipanti, sviluppati in collaborazione con associazioni professionali e partner nazionali come Anica Academy. La formazione erogata da Manifatture Digitali Cinema e supportata dai Fondi Europei FSE, è pensata per i professionisti dell'industria audiovisiva, concentrandosi su creatività, innovazione, competenze tecniche e cultura. I corsi coprono sia competenze tecniche, come la scenografia e la post-produzione, sia aree creative e verticali, dalla scrittura alla regia e applicano la tradizione artigianale italiana al mondo della produzione cinematografica e audiovisiva, servendo un'ampia gamma di settori.

Luigi Formicola, coordinatore attività di Manifatture Digitali Cinema, sottolinea l’impatto numerico e qualitativo dei corsi: “Abbiamo erogato oltre 3.000 ore di lezione in più di 80 corsi, con circa 1.000 partecipanti. I corsi spaziano dalla costumistica alla scenografia, dall’animazione alla regia e alla scrittura di contenuti”. Le Manifatture DC, quindi, operano su due livelli: rispondono alle esigenze concrete delle produzioni e al contempo fungono da laboratori di innovazione, esplorando nuovi formati, tecniche e modalità di narrazione.

Uno dei segmenti su cui la Toscana sta investendo in modo strategico è quello dei contenuti per bambini e adolescenti, ancora poco esplorato in Italia. A tal proposito Pinangelo Marino, coordinatori del programma Doc/Kids&Teen, MDC, racconta come sia nato il corso desicato a questo specifico settore: “Abbiamo ideato un corso incentrato su documentari e show per bambini e adolescenti. Alla prima edizione, uno dei tre progetti opzionati è già entrato in produzione”. L’esperienza ha evidenziato anche la necessità di nuove figure professionali, come l’Archive producer, cruciale nella produzione di documentari, responsabile sia della ricerca d’archivio che dei processi creativi.

Per Francesco Palumbo, direttore Fondazione Sistema Toscana, le Manifatture Digitali Cinema, con sedi a Prato e Pistoia, non sono solo luoghi di formazione, sono veri avamposti culturali, in grado di attrarre produzioni e sviluppare competenze professionali all’avanguardia che formano professionisti con una dimensione internazionale. “Sono luoghi attivi che stimolano riflessioni sul cinema e sull’audiovisivo, diffondendo la cultura cinematografica fuori dai tradizionali centri come Roma e Firenze”, sottolinea Palumbo ponendo evidenza all’integrazione con il territorio e le infrastrutture locali, come i depositi delle Ferrovie Storiche di Pistoia, che rende Manifatture non luoghi isolati ma al centro di una rete territoriale che coinvolge amministrazioni, imprese e istituzioni, permettendo così di coniugare formazione professionale, produzione creativa e valorizzazione del territorio.